Dino Campana-Sibilla Aleramo. Emozioni: speranze o lacerazioni del cuore?

Oggi, per molte ore ho dovuto ignorare il computer anche se a causa sua. Dovevo spostare libri da uno scaffale all’altro per far posto alla carta per la stampante ed alla miriade di appunti che prendo per ricordare i trucchi di questa “macchina da scrivere ultramoderna”, “misteriosa” e “magica”.

Tra i libri che stavo spostando ho ritrovato un vecchio testo di letteratura per le scuole superiori che, sfogliato distrattamente, si è aperto sul capitolo di quelli che, allora,erano “poeti e narratori contemporanei”.

Fra gli altri erano elencati Dino Campana e Sibilla Aleramo e la loro storia d’amore tormentata. Incuriosita, ricordandomi di quella “finestra sul mondo” che ho aperto poche settimane fa che è Internet, ho cercato i loro nomi.

Di Sibilla Aleramo ho trovato tanti siti con le stesse notizie riportate dal libro ma con più dettagli sulla sua vita: matrimonio riparatore a 17 anni con un uomo che l’aveva violentata a 15 anni; successivo doloroso abbandono della famiglia,per sua scelta; forse per sopravvivere dico io!!

Mi hanno colpito le parole riportate ogni volta. “collezionava storie sentimentali”. Proprio per questo ho pensato che deve aver sofferto molto e spesso: ogni volta che una storia finiva. Questo deve essere lacerante! Ma se una persona riesce a ricominciare, forse, altrettante volte rinasce la speranza e la gaiezza della vita!

Mi sono guardata attorno nella stanzetta dove tengo il Computer per elencare, da brava contabile, le numerose collezioni che ho accumulato negli anni anche per la mia mania di conservare tutto: calendarietti tascabili (uno del 1918); santini trovati in libri di preghiere di famiglia (uno del 1908) vecchie scatolette per pasticche (quelle per mentine non per impasticcarsi, come si fa al giorno d’oggi!); animaletti di vetro; penne stilografiche di poco valore che non si usano più da decenni; la collezione di cartoline che mi accompagna dall’infanzia e da riordinare ecc…ecc….

No, queste mie collezioni non fanno soffrire, danno piccole emozioni, una parvenza di felicità che deve bastare!!!!

Ah, dimenticavo!!!! Ho però un compagno insostituibile!!!!!
La borsa dell’acqua calda!!!! Vette di emozioni indescrivibili!!!!

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