lunedì 12 novembre 2012

IL CUORE PUO' FERMARSI PER UN GRANDE DOLORE?

QUANTE LACERAZIONI PUO' SOPPORTARE UN CUORE PRIMA CHE SMETTA DI BATTERE?
Questa domanda che si pone Stephenie Mayer ha tenuto impegnato a lungo il mio cervello.
Tanto per cambiare devo dire la mia. Secondo me dipende dal soggetto che subisce la lacerazione.

In certi casi un cuore può continuare a subirne senza smettere di battere e di sperare in un nuovo inizio o futuro e a tal proposito mi ricordo del mio Post del 17 GENAIO 2010 dal titolo "Dino Campana-Sibilla Aleramo. Emozioni: speranze o lacerazioni del cuore?

In altre persone, anche una sola lacerazione, può dare un tale dolore, soprattutto se viene a mancare la comprensione delle persone vicine, che, l'ingenuità e la timidezza possono diventare: maturazione improvvisa, freddezza, decisione; in qualche caso, una persona ferita, può pensare anche alla "vendetta".

Questa considerazione mi ricorda di aver trattato brevemente su questo stesso argomento in un altro Post del 18 NOVEMBRE 2010 dal titolo MADAMA BUTTERFLY.
Chiudevo quel Post ricordando gli sceneggiati della mia adolescenza trasmessi dalla neonata TV, in particolare uno, dal titolo: L'EREDITIERA". L'Ereditiera è tratto da un romanzo dal titolo Washington Square del 1880 e ne è stato tratto anche un famoso film del 1949. Io ricordo lo sceneggiato e il suo finale: una ricca ereditiera si lascia corteggiare da un perdigiorno e, dato che il padre scopre che il corteggiatore è solo un cacciatore di dote proibisce alla figlia di sposarlo e si dimostra molto duro dichiarando che la diserederà. La figlia decide di fuggire con il suo innamorato che però, saputo della decisione del padre, non si presenta all'appuntamento. Il dolore della ragazza è grandissimo tanto da cambiarle il carattere. Passano gli anni e l'antico corteggiatore ritorna, ormai rovinato dai suoi vizi e tenta di riconquistare l'Ereditiera che, di nuovo, sembra lasciarsi convincere, tanto da programmare insieme una nuova romantica fuga, come non si era potuta realizzare nel passato. Ma, questa volta, all'incontro, è l'Ereditiera che non apre il portone del suo ricco palazzo e si vede la sua figura che sale le scale, altera e fredda,  con una lucerna che illumina un piano dopo l'altro, mentre il giovanotto bussa disperato. Non sono riuscita a trovare su You Tube questo spezzone così vecchio, dovete accontentarvi della mia memoria e se ci penso intensamente, forse, riesco a ricordare anche i nomi degli attori.
Il finale mi era sembrato grandioso e pensavo che da grande anch'io sarei stata così determinata....il fatto è che se coloro che mi feriscono sono le persone che hanno diviso con me la vita, o quelle, la cui vita dipende da me......non posso  proprio neanche ipotizzare una vendetta perchè farebbe del male a loro e anche a me che non potrei mai più perdonarmi....mi sento incatenata al mio destino....a schivarne i colpi provocati da altri.  Ma sia chiaro che dagli estranei al mio nucleo familiare MI DIFENDO E MI DIFENDERO' E  DIFENDERO'  CHI DIPENDE DA ME.

Nessun commento:

Posta un commento