sabato 26 novembre 2011

Filippo Perbellini - Cuore senza Cuore


CUORE SENZA CUORE?? oppure CUORE E ANIMA??
Questa canzone l'ho sentita per la prima volta oggi, trasmessa dalla mia autoradio. Mi è piaciuto il ritmo della musica e delle note incalzanti del violino, come pure le parole, soprattutto quelle scritte a chiusura del video: il cuore è una ricchezza che non si vende, non si compra, ma si regala.

mercoledì 23 novembre 2011

La strana famiglia - Giorgio Gaber e Enzo Jannacci


IL MALE DELLE TV
Questa canzone è stata scritta e cantata nel 1994 ma la trovo attualissima!!! Il male delle TV è cominciato con le prime TV private e il lievitare dei costi sia dei conduttori che, di conseguenza, dei prodotti ai quali si voleve fare pubblicità! Ricordo, come fosse ieri, un'intervista ai simpaticissimi e bravissimi Sandra Mondaini e Raimondo Vianello che abbandonavano la RAI affermando che avevano ricevuto proposte così allettanti che non si potevano rifiutare!!!Che nostalgia dei primi programmi TV del 1954-1955-1956- che io ricordo ancora anche se ero una ragazzina di 12, 13 anni. Ad esempio sceneggiati come: Piccole Donne Tratto da un romanzo di Louise May Alcott - Cime Tempestose o Jane Eyre di Emily Bronte - La Cittadella da un romanzo di Cronin (poi ne ho letti tantissimi)- Tessa la ninfa fedele tristissimo ma mi era piaciuto tanto - L'Ereditiera che mi aveva convinto che sare stata anch''io così inesorabile - Scaramouche e mille avventure di spadaccini....ecc.. Questo è il mio convincimento che chiamo "Pensiero Pensionata Arrabbiata"

lunedì 21 novembre 2011

Amici per sempre - Pooh ( by SJ71 )


ESISTE DAVVERO L'AMICIZIA???
Condivido questa canzone perchè mi piacciono le parole che descrivono il sentimento dell'amicizia. Nel bel filmato, costruito sul testo, mi colpiscono le immagini dei bambini e mi fanno pensare che le UNICHE, VERE, SINCERE, DISINTERESSATE amicizie, si vivono nell'infanzia...poi...è molto difficile...trovarle in età adulta. Per me è stato così...purtroppo!!! Un amico della mia infanzia? Paolo, il figlio del Colonello, con la mamma, a Parma, aveva studiato poco, quindi il padre lo aveva portato con se alla caserma che dirigeva. Per me, 12 anni, era stato l'arrivo di un nuovo aiutante per il rifacimento della Capanna degli Indiani, ormai distrutta dalle pioggie invernali, anche perchè l'altro amico, Nino, mi rifiutava il suo aiuto. Certo che tirargli i sassi per convincerlo ad ubbidirmi, centrargli un ginocchio e farlo sanguinare, era stato il modo meno convincente in assoluto, in più mi ero presa una sgridata memorabile da mia madre che era stata informata dalla mamma di Nino. Paolo, nei primi giorni, se ritornavamo da scuola nello stesso orario e se mi vedeva camminare a piedi perchè avevo perso la corriera, si fermava con il suo motorino e mi dava un passaggio, finchè, un giorno, non si era fermato e mi aveva aspettato davanti alla palazzina per spiegarmi di non offendermi ma, suo padre gli aveva proibito di farmi salire sul motorino, perchè pericoloso ma, soprattutto, proibito dal codice stradale. Lo avevo tranquillizzato perchè, in effetti, a me piaceva, se tornavo a piedi, passare davanti alla garitta del soldato di servizio, fare il saluto militare, e, magari, a volte, ricevere un presentat arm in risposta. Mi piaceva anche, subito dopo pranzo, correre sotto la sua finestra al piano rialzato,arrampicarmi e sedermi sul cornicione e chiacchierare con lui che era rientrato dalla mensa ufficiali dove andava a pranzo con il suo papà il colonnello. Ricordo di che cosa parlavo! Delle canne da prendere al fiume per aggiustare il tetto della capanna degli indiani, delle scorribande in bicicletta in stradette di campagna che costeggiavano un areoporto militare poco usato, dei romanzi di Salgari che raccontavano di avventure per me fantastiche e paesi lontani che sognavo di vedere una volta cresciuta...fino a quando non arrivava il Colonnello a controllare che Paolo stesse studiando...e ci sgridava...ma io saettavo via!!E' lo stesso ragazzo, come ho scritto in un Post lontano o in una lettera al giornale(non pubblicata), che tirandomi le lunghe trecce e trattenendomi mi aveva chiesto: non ti ha mai baciato nessuno tirandoti le tracce per tenerti ferma? Si era beccato un mio calcio in una caviglia, gli ero sgusciate di sotto le braccia e...non aveva più ripetuto l'esperimento. Troppi anni dovevano passare prima che mi decidessi a lasciarmi avvicinare convincendomi che dovevo almeno provare se poi volevo avere un fidanzato...,un marito..., un figlio. Dopo molti anni, ad un conoscente avevo dato lo stesso sopranome: il figlio del colonello; ma non glielo ho mai detto. A me restano solo i ricordi delle amicizie dell'infanzia...nient'altro. Gli esseri umani, diventando adulti, soprattutto in questa società moderna intruppata negli aridi insegnamenti delle TV, dimenticano la ricchezza di una amicizia spontanea, sincera e disinteressata.

giovedì 17 novembre 2011

uno su mille ce la fa


CE LA FARO' ANCH'IO ???
Nel mettere in moto l'auto è partita questa canzone, immediatamente ho pensato a 2 cose. 1^) Ho pensato alla mia vita e alle innumerevoli volte che mi sono sentita a terra, finita, ma anche alla mia volontà di risalire perchè, prima di tutto dovevo pensare ai miei figli, ai miei doveri di madre. 2^) Ho pensato che da pochi giorni l'Onorevole Berlusconi non governa più questa povera Italia. Non è certo merito mio se questo è successo ma, già nel mio Post del 31/8/10 dal titolo "Cartago delenda est"= "Cartagine deve essere distrutta", usata da Catone il Censore, al termine di ogni suo discorso al Senato dell'antica Roma, suggerivo di usare lo stesso metodo per cambiare il Governo. Anche nel Post del 16/2/10 dal titolo "una rediviva Carlotta Codey" pensavo di risolvere, quello che mi sembrava un problema,con lo stesso metodo usato da Carlotta Corday, ma non utilizzando un pugnale con lama di 12 cm. con manico d'ebano, ma grazie a Word (metodo di scrittura, non ipotetico compagno di merende!) e ai tasti del Personal/Computer per abbattere una persona che per anni ha portato nel mondo della politica comportamenti che giudicavo adolescienziali e non adatti a rappresentare la ns. nazione in tutto il mondo. Ma poi basta con tutte le leggi "ad personam"!!! Mi ha colpito in modo particolare l'ultimo tentativo; quello di modificare la legge sulle successioni per differenziare la quota spettante di eredità, fra i figli del primo matrimonio, e quelli del secondo matrimonio. Non sono specializzata in materia ma mi domando se non fosse possibile risolvere il problema utilizzando la parte che viene definita "disponibile" di cui ogni testatore può disporre oltre a rispettare la "legittima". Occorreva proprio tentare di cambiare la legge solo per risolvere un problema così personale?. Farei meglio a poensare ai miei problemi e che valga per me l'augurio di Morandi: uno su mille ce la fa.

domenica 13 novembre 2011

LUPO CI SEI? - IL MIO LIBRO PREFERITO A 9 ANNI

Per accontentare l'anonimo lettore che mi chiede di cosa parla questo libro, oggi 14/11 h.15,15 riassumo la trama,in fretta perchè devo andare in banca prima che chiuda.
Lupo ci sei? E' la storia di una bimba di nome Wanda dalle lunghe trecce bionde (fino 14 anni avevo lunghissime trecce nere) la cui mamma,vedova, sposa un uomo vedovo anche lui, che ha 6 figli, tutti più grandi di Wanda, salvo la sesta, Marinella, che è più piccola. I nuovi fratelli, per gelosia, non accettano lei e la sua dolce e bellissima mamma; non perdono occasione per farle dispetti e mortificazioni, fino al brutto giorno in cui, durante un gioco in cui si fingeva di essere in un salone di barbiere/parrucchiere, tenendola inchiodata alla sedia, le tagliano le lunghe trecce bionde che la mamma non voleva assolutamente fosse fatto, perchè così aveva promesso alla nonna della bimba. In soccorso della piccola Wanda disperata, purtroppo il danno è fatto, arriva un giovane cugino del
patrigno. Sgrida i crudeli cugini e consola Wanda raccomandandole che, se di nuovo dovesse trovarsi in imbarazzo o in difficoltà, dovrà semplicemente dire: "Lupo (diminutivo di Luigi di Salvreno) Lupo ci sei?? E Lupo accorrerà immediatamente in suo aiuto!! Dopo diverse avventure e altri episodi e dispetti, la bimba Wanda e la mamma, entrambe dolcissime, forse ingenue, ma piene di sentimenti buoni e sempre pronte a giustificare, capire e perdonare tutti, saranno amate incondizionatamente dai nuovi fratelli... e da tutti!! Per mia personale esperienza decennale, questo succede solo nelle favole e nei romanzi per fanciulle. Parola di BoyScout "Pensionata Arrabbiata". Sono convinta anch'io, come un notissimo giornalista alla cui conferenza ho assistito recentemente, che ha affermato, ed io concordo con lui, che noi siamo le persone che abbiamo frequentato e che ci hanno dato l'esempio, nella nostra giovinezza; io avrei voluto aggiungere, e credo che sarebbe stato della mia idea, che siamo anche i libri che abbiamo letto e che ci hanno fatto leggere e gli spettacoli visti, o che ci hanno fatto vedere (non voglio parlare ora di chi ce li ha fatti vedere!! Prometto di farlo in un prossimo Post). Dovevano però dirmi che nella vita reale, non è esattamente così. Ancora "parola di Boy Scout"!!

giovedì 10 novembre 2011

partita a scacchi con la morte


LA MIA PERSONALE PARTITA A SCACCHI CON....NON MI E' CHIARO CON CHI!!!
E' successo circa tre anni fa. Per colpa di un foglio trovato e letto per caso (prima mossa) e poi per una telefonata alle 8,30 del mattino per una assicurazione che volevo disdettare e sembrava impossibile (seconda mossa), mi sono trovata obbligata ad iniziare e continuare una partita a scacchi consapevole che non sono mai riuscita ad imparare questo gioco. Però sono testardissima e continuo a battermi anche a costo della morte che è già presente nel video che ho catturato su You Tube!!! E pensare che un mio carissimo cugino più grande di 6 anni, voleva insegnarmi questo gioco a tutti i costi usando, come mezzi di persuosione,sonori scappellotti perchè sbagliavo sempre (io avevo 8 anni e lui 14)Lo stesso sistema lo usava pretendendo che imparassi l'alfabeto greco che lui conosceva perchè aveva frequentato la IV ginnasio. Era arrivato da noi, nelle Marche dove abitavamo per trascorrervi l'estate e, pieno d'entusiasmo perchè s'improvvisava "professore" aveva scritto su un foglieto tutto l'alfabeto greco e me lo aveva fatto leggere, ordinandomi di studiarlo a memoria per l'ora di pranzo. Io era corsa al mare dove potevo giocare con le amiche e fare il bagno dimenticandomi completamente dell'ordine ricevuto. Alle 12 ero arrivata a elencare: alfa, beta, gamma...e mi ero fermata!!! Ed erano arrivati un paio di scappelloti ed urlacci che ero una somara.Anche oggi sono ferma alla...gamma...perchè mi sono diplomata Ragioniera e a ragioneria non si studia il greco Mio cugino non c'è più, purtroppo; mi ha aiutata con qualche utile consiglio e consulenza fiscale (oggi importantissima) e soprattutto è stato un bravo nipote per i miei genitori che gli sono sopravvissuti ancora, anche se tanto più anziani. Mai si è dimenticato di loro e a volte, anche se impegnatissimo, andava a trovarli e prendere un caffè, saltando il pasto. Mia madre preparava anche la crostata di marmellata di prugne e si scusava affermando che non era certo buona come quella che faceva sempre la nonna (per lei suocera)e che ricordava, piaceva tanto a mio cugino che immancabilmente la rincuorava assicurandole che era altrettanto buona anche se un pochino diversa; forse a causa della marmellata che una volta era preparata proprio dalla nonna, con susine della pianta in fondo al giardino, e poco zucchero. Già dimenticavo...il giardino... dove mio cugino mi aveva insegnato il salto in alto e il salto in lungo, anche li...a suon... di urlacci che però sono serviti perchè in queste due specialità me la sono cavata bene.

martedì 8 novembre 2011

Canzone per Alda Merini Roberto Vecchioni


LA MALINCONICA CANZONE DEL PROFESSORE VECCHIONI
per
UNA GRANDE POETESSA DEL 900: ALDA MERINI
Queste immagini, questa canzone voglio che accompagnino il mio odierno Post che intitolo:
L'IMMAGINAZIONE AIUTA A VIVERE
Nei momenti difficili solo l'immaginazione può aiutare a vivere. E' così, con l'immaginazione, che sono sopravvissuta a tutti i momenti difficili della mia vita. Devo ringraziare la mia "FANTASIA STAKANOVISTA" come ho spiegato nel Post del 3/11/11

sabato 5 novembre 2011

Favola della bella addormentata nel bosco - Riedizione

MERCOLEDÌ 6 GENNAIO 2010

Favola della bella addormentata nel bosco

Ora racconto una favola: quella della Bella Addormentata nel bosco. La favola racconta che attorno alla culla di una principessa, figlia di un re, le fate buone regalarono tanti doni: la bellezza, la bontà e la generosità. Purtroppo si presentò una fata cattiva che fece il maleficio: a 16 anni la principessa si sarebbe punta un dito con un fuso e si sarebbe addormentata per sempre.

Ecco, a me è successo all’incirca così: nonostante i regali delle fate buone e la cura dei miei genitori nel crescermi, a 16 anni mi sono addormentata in un lungo sonno durato mezzo secolo.

Ad un certo punto del lungo sonno, ho creduto di poter identificare ”il mio” Principe Azzurro e nei successivi anni, sempre addormentata, ho sorvolato su qualche sua svista o inciampo: nessuno è perfetto!

Mi sono svegliata l’anno scorso in piena estate perché, nel giardino dove dormivo da tanto tempo, c’era si il Principe Azzurro ma, invece di svegliarmi baciandomi, faceva un gran baccano con un sacco di ospiti paganti o pagati (non si è capito bene), qualcuno nudo (non lui per fortuna!). Ma il risultato è che io mi sono svegliata “incazzata” Pardon: “arrabbiata”, veramente “arrabbiata!!!) e per la prima volta in vita mia mi è venuta voglia di far sentire il mio punto di vista e la mia voce!

Il primo impulso è stato quello di scrivere le mie considerazioni ed ho preso appunti veloci su foglietti trovati qua e là. Ora gli eventi successivi hanno fatto accantonare il fatto e le parole usate in quella occasione, ma io ho una memoria d’elefante e se per decenni perdono, giustifico e ricomincio da zero, alla ennesima volta, divento inamovibile e su quei foglietti dovevo scrivere molte critiche a personaggi che, pur essendo così in vista, così influenti, si mettevano in situazioni tanto ricattabili.

Poi , in dicembre, con mia grande gioia, il mio nome, lasciato ad una scuola della mia città, è arrivato in lista per partecipare ad un corso per anziani, gratuito, per imparare l’utilizzo del Personal/Computer con l’aiuto di giovanissimi studenti/professori particolarmente pazienti.

Così ecco l’illuminazione! Perché non trascrivere con Word queste mie considerazioni e perché non aprire un Blog? Detto, fatto! Cosi sabato 19-12-09 h.11 sono entrata in un primo grande magazzino e di seguito in altri, fino alle 16, interrogato e scocciato commessi e clienti con mille domande sulle caratteristiche dei Personal/computer e sulle stampanti. Poi, prima di prendere la decisione definitiva, ho chiesto la consulenza di mio figlio. Alla mia bella età mi sono fatta un regalone.

Perché poi, negli ultimi anni di lavoro (39 anni in totale e dimessami alla fine del 1999) il mio ufficio non sia stato dotato di Personal, ma sia rimasto installato un terminale gestito dal Centro Meccanografico dell’azienda , per me resterà sempre un mistero! Forse dipendeva dall’ubicazione dell’ufficio! Però a tanti miei colleghi venivano rimpiazzati Personal già in uso da anni e sostituiti con altri più aggiornati.

Perché poi , la possibilità di acquistare uno di questi Personal scartati a modico prezzo mi sia stata rifiutata, per me resterà sempre un mistero!

Perché poi io sia stata così ingenua nel credere che partecipare ad un corso per Personal a pagamento (marzo 1999 e £ 400.000) , senza però potermi poi esercitare, avrebbe risolto il mio senso di sconfitta, anche questo per me resterà un mistero. Eppure era già successa una cosa simile! Anche nel 1975 avevo frequentato un corso per programmatore Cobol (£ 500.000-2^ del corso), e prima di iscrivermi avevo riflettuto a lungo e chiesto il permesso e la collaborazione di mio marito. I bambini erano piccoli!! Ma i miei sensi di colpa verso di loro erano superati dal desiderio di vincere il “disagio” che vivevo in ufficio dove non avevo più un ruolo preciso dopo la nascita del 1° bambino . Qualcuno al giorno d’oggi direbbe “depressione Post Partum” ma non credo che duri 6 o 7 anni! Cioè fino a quando la ragazza che mi aveva sostituito per la mia prima gravidanza, a sua volta , dopo il matrimonio, 1° e 2° figlio , al 3° si è dimessa. Qualcun altro , oggi direbbe che si trattava di “Mobbing” , ma allora, la parola era sconosciuta.

“L’esperimento” Programmatore Cobol non aveva avuto successo ma non si era spento in me il desiderio di imparare. Mi restano il diplomino e gli esercizi svolti che dopo tanti anni sono diventati quasi incomprensibili. Voglio imparare anche ora ma è tutto più difficile perché, invecchiando, il cervello apprende con più fatica e poi sono consapevole di tutti i miei limiti in certi campi (forse in molti campi!).

La prossima volta che userò Word, voglio parlare con me stessa e con chi è curioso, di come si potrebbe risolvere il “PROBLEMA PENSIONI” Attenzione!!! Non ho detto il “PROBLEMA EBRAICO” di triste e tragica memoria!! Ho detto il “PROBLEMA PENSIONI”!! Ho in mente un paio di soluzioni molto diverse fra di loro. Anzi, direi proprio agli antipodi!.

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giovedì 3 novembre 2011

nella fantasia - in my fantasy celtic woman


LA MIA FANTASIA STAKANOVISTA
La mia fantasia lavora più delle otto ore del contratto di lavoro e senza prendersi nessun giorno di ferie. E' una fantasia STAKANOVISTA!!!