martedì 24 dicembre 2013

DE NITTIS - UN SUO PICCOLO QUADRO ILLUMINAVA IL MIO SALOTTO


UN FRAMMENTO DI VITA TRA REALTA' E SOGNO!

Credo che succeda in tutti i matrimoni: i primi anni sono strapieni di avvenimenti che poi si trasformeranno in ricordi. Ad esempio imparare a cucinare e ....bruciare per incorreggibile distrazione, o ripetere la stessa ricetta "scaloppe al marsala" un giorno si e un giorno no, perchè il consorte, la prima volta, ha pensato di complimentarsi per il risultato; continuare a preparare una ricca macedonia con tutti i frutti dell'inizio estate e nello stesso tempo raccontare al cugino in visita, del viaggio di nozze a Bordighera e la gita a Montecarlo e Nizza, e lui, molto attento ai miei racconti ma anche al mio tagliare la frutta che commenta: "sarà molto buona ma anche nutriente la tua macedonia". "Perchè?" chiedo io. E lui che spiega: "perchè tu sei miope e non vedi quanti vermicelli delle ciliege galleggiano nel succo della macedonia!. Due anni dopo era nato il primo bambino e ancora due anni dopo era nata la femminuccia. In quella occasione mio marito mi aveva regalato un piccolo quadro del De Nittis, sapeva quanto ammiravo ed amavo i pittori dell'ottocento.Appeso sulla parete della sala sembrava illuminarla tutta benchè così piccolo. Erano passati alcuni anni e poichè avevamo comperato un pezzo di terra per costruire una casa in campagna, nel momento di iniziare la costruzione, mi era sembrato giusto staccare dalla parete il piccolo quadro e riconsegnarlo a mio marito perchè lo riportasse all'esperto d'arte che glielo aveva venduto per rivenderlo e iniziare i lavori senza mettere in sofferenza il nostro c/c. Io ho sempre ragionato così. Erano passati diversi anni e per difficoltà per me impreviste, avevamo dovuto vendere la casa in campagna e d'estate, nelle sere calde, si passeggiava intorno al quartiere. Una sera avevo ricordato l'episodio del quadro staccato dalla parete che di colpo era tornata anonima e non più rischiarata, illuminata, impreziosita dai colori caldi del piccolo quadro. Mio marito aveva commentato dicendo "era davvero bello". Poi mi aveva detto di precederlo in casa perchè doveva controllare una cosa in garage. Rientrando in casa aveva in mano un pacchetto avvolto in un giornale. Avevo capito immediatamente che conteneva un quadro e a quel punto potevo immaginare di che quadro si trattasse. Nel frattempo mio marito mi confessava che, disobbedendomi, non l'aveva poi venduto. Trepidante avevo finito di togliere i giornali che avvolgevano il pacchetto lasciando finalmente vedere il contenuto: UNA CORNICE CHE CONTENEVA UN QUADRO TUTTO GRIGIO E INCOLORE PERCHE' COPERTO DA UNO SPESSO STRATO DI MUFFA!!!. NON AVEVO MAI PROVATO UNA DELUSIONE E UN DISPIACERE SIMILE!!! Ma la storia non finisce qui. Un conoscente, sentendoci raccontare questa disavventura ci aveva consigliato di chiedere l'aiuto di un restauratore che però, visto il guaio così serio e l'opera così delicata, lo aveva mandato a Torino, anzi, avendo visitato la Reggia di Venaria, vicino a Torino, dove c'erano dei laboratori d'arte importantissimi, penso sia stato restaurato proprio li. Il quadro era finalmente ritornato a casa e alla sua parete bianca, ancor più bello e luminoso della prima volta!!!....Poi a distanza di altri anni....altri problemi....e questa volta lo avevo portato a una delle aste di "Sotheby's" Il piccolo quadro non è più sulla parete ...ce ne sono altri di amici e parenti pittori ....ma anche le aste di Sotheby's non ci sono più. Chi ha previsto come si mettevano le cose in Italia è traslocato altrove, però ora, nella nostra città c'è una Casa d'Asta di un giovane, preparato esperto d'arte. Gli auguro tanto successo e di sopravvivere a TANTE....TROPPE...TASSE!!! Mio padre diceva: "piove, Governo ladro!!! Era un proverbio dei suoi tempi (era nato nel 1910) ma mi sembra che sia un proverbio attualissimo!!! Mi permetto una piccola variante: "piove, Governi Ladri"

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