domenica 10 marzo 2013

Nascono le viole

Pascoli - Primi Poemetti
"L'aquilone"
C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.

Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie
che al ceppo delle quercie agita il vento.

Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch'erbose hanno le soglie:

un'aria d'altro luogo e d'altro mese
e d'altra vita: un'aria celestina
che regga molte bianche ali sospese...

sì, gli aquiloni! È questa una mattina
che non c'è scuola. Siamo usciti a schiera
tra le siepi di rovo e d'albaspina.

Le siepi erano brulle, irte; ma c'era
d'autunno ancora qualche mazzo rosso
di bacche, e qualche fior di primavera

bianco; e sui rami nudi il pettirosso
saltava, e la lucertola il capino
mostrava tra le foglie aspre del fosso.

Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino
ventoso: ognuno manda da una balza
la sua cometa per il ciel turchino.

Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,
risale, prende il vento; ecco pian piano
tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza.


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Mi succede spesso, ed è successo anche questa notte: mi sono svegliata alle 3,30 e nel mio cervello riecheggiava la prima terzina di questa poesia: "c'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico.....", ma non riuscivo a ricordare chi era il poeta che l'aveva scritta. Mi sono alzata alla 4,30 consapevole che non avrei più dormito e, nel prepararmi la colazione, come faccio sempre, ho cucinato diverse cose, anche per i giorni successivi: scongelo, cucino e ricongelo; cucino quando ho tempo e voglia e ho sempre qualche cosa di pronto. La giornata l'ho dedicata a vuotare e spostare mobili in vista del trasloco di mia figlia. Solo ora ho avuto tempo di  interrogare Internet e avere la risposta alla mia lacuna letteraria. Il mio cervello, nel sonno, mi ha mandato il messaggio che si avvicina la primavera e che se voglio vedere i primi fiori, i primi voli degli uccellini che preparano i nidi, devo sbrigarmi e finire i lavori che mi impegnano in casa e uscire a rimirare il risveglio della natura che è, per me, ma credo per molti che mi assomigliano spiritualmente, un modo di riscattarsi da tutti i mali della società moderna e da tutte le delusioni della vita, ormai passata del tutto, almeno per me che di anni ne ho tanti ma....non vi dirò quanti nemmeno sotto tortura!!!!Scherzo!!! Mi è stato chiesto da un professionista: ma il suo cervello non si ferma mai? E' vero, anche se il corpo si riposa, la mia mente lavora sempre e riemergono ricordi lontanissimi, e mi impegno a ricordare particolari che sembravano persi, oppure pianifico le giornate successive e gli impegni che comporteranno, e se voglio essere positiva, immagino che si risolvano i problemi nei quali tutt'ora navigo (e sempre ho navigato a vista, senza bussola, perchè sempre tenuta all'oscuro, ma poi impegnata a risolvere!!!) e le belle cose che potrei, finalmente, concedermi, tipo: andare al mare e camminare sulle spiagge dell'Adriatico, dove il mio piede potrebbe migliorare, visitare la mostra del De Nittis a Padova, aperta fino a Maggio. Io ho avuto un piccolo De Nittis, regalatomi da mio marito quando è nata la nostra bambina, ne ero rimasta incantata e illuminava la mia sala. Ora non c'è più è rimasta solo la fotografia a consolarmi ma è una storia lunga che forse qualche volta racconterò a me stessa...chi deve essere interessato alle mie piccole, medie, grandi, grandissime....rinunce? Proprio NESSUNO perchè io sono NESSUNO e lo sono sempre stata. Chi può essere interessato alle inutili, inopportune umiliazioni e mortificazioni da me subite,  del tutto immeritatamente che non posso e non voglio dimenticare e dalle quali non posso riscattarmi perchè il tempo terreno è ormai passato quasi del tutto....non c'è più tempo.....

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