giovedì 18 novembre 2010

CLIMA INCANDESCENTE SUI TEMI DEL LAVORO

Ho letto e riletto l’intervento del Presidente della Provincia, sulla quotidiano locale di oggi 15-10-10. Devo dire che l’introduzione al problema del clima incandescente di questi mesi difficili, ormai anni difficili, e dei cinque attentati alla CISL, è ineccepibile e ben argomentata.
La parte centrale sviscera quelli che sono i problemi di certi cambiamenti, che sembrano inevitabili, per uscire da vecchie ideologie.
La conclusione è l’apoteosi delle speranze di ogni essere umano di un lavoro e di una vita –DEGNA-
Però, devo dire, che non c’è un’indicazione approssimativa o vaga di come realizzare il bilanciamento di tante necessità del genere umano. Credo di leggere fra le righe un garbato monito nei confronti dei sindacati o un’indicazione di obbiettivi da raggiungere.
Mi trovo d’accordo con lui ma devo anche evidenziare la frase pronunciata ieri da Epifani che ha affermato: nel -caso Piacenza-, i problemi sono stati affrontati con rigore e trasparenza e adesso bisogna voltare pagina! Sta bene!! Ma di giorno in giorno si passa da uno scandalo all’altro e noi cittadini dobbiamo sempre voltare pagina!
Devo dire che dopo quasi 70 anni di vita sono stufa marcia (come dicevo a 15 anni) di intrallazzi e scandali vari quasi quotidiani!
Nella conclusione del Presidente della Provincia, per lavoro degno si intende che,tra le altre cose, dia una giusta pensione.
Come lavoratrice per 40 anni, in pensione da 10, devo dire che la pensione ha ridotto il suo potere d’acquisto in modo notevole e questa affermazione è condivisa da molte pensionate con le quali parlo. Giornalmente, noi pensionati riduciamo le nostre spese, ci immeschiniamo in risparmi sempre più esasperati rinunciando anche alla nostra dignità! Per i nostri figli la vecchiaia si prospetta anche più difficile salvo che per una certa CASTA.
Ho letto recentemente una citazione di Johann Wolfgang Goethe che recita: Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia e se possibile, dire qualche parola ragionevole. Mi viene istintivo e dal cuore aggiungere che è proprio una bellissima citazione ma, se possibile, andrebbe incisa nella pietra in diversi centri di potere. Ad esempio. Senato, Parlamento, Palazzo del Governo, Confindustria, Multinazionali varie, Uffici di Top Manager ecc… ecc…
Un’altra frase che mi ha colpito moltissimo è scritta da Roberto Saviano e dice: La disperazione più grande è il dubbio che vivere onestamente sia inutile! Però nel mio essere –NESSUNO- il dubbio è diventato certezza ma sono altrettanto certa che se vivessi una seconda vita la vivrei ancora onestamente. Di come gli altri hanno vissuto la loro non m’importa più niente e nel mio cuore li DISPREZZO non solo per la loro disonestà ma anche per l’indifferenza e l’egoismo nei confronti dei loro simili!
Se poi,come dice George Orwell: Nel tempo della bugia e dell’inganno,dire la verità è un atto rivoluzionario. E’ vero, Orwell ha ragione ma è un atto rivoluzionario solo verbale! A questo punto devo confessare che sono stufa di rivoluzioni solo verbali! Vorrei partecipare ad una vera rivoluzione……ma non vorrei feriti…..ovvero mi basterebbe ferire con la tastiera e word!
Lo capisco da sola che sono diventata polemica, collerica ed intrattabile ma, dato che ho l’impressione di avere a disposizione poco tempo prima del lungo viaggio definitivo, voglio far sentire la mia voce, mai ascoltata, tirare calci anche quando sarò in un letto o mi caleranno nella fossa, così come tiravo calci a quell’unico ragazzo che a 14 anni, quando ero ancora un maschiaccio, tirandomi le lunghe trecce, sperava di rubarmi un bacio.

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