giovedì 10 novembre 2011
partita a scacchi con la morte
LA MIA PERSONALE PARTITA A SCACCHI CON....NON MI E' CHIARO CON CHI!!!
E' successo circa tre anni fa. Per colpa di un foglio trovato e letto per caso (prima mossa) e poi per una telefonata alle 8,30 del mattino per una assicurazione che volevo disdettare e sembrava impossibile (seconda mossa), mi sono trovata obbligata ad iniziare e continuare una partita a scacchi consapevole che non sono mai riuscita ad imparare questo gioco. Però sono testardissima e continuo a battermi anche a costo della morte che è già presente nel video che ho catturato su You Tube!!! E pensare che un mio carissimo cugino più grande di 6 anni, voleva insegnarmi questo gioco a tutti i costi usando, come mezzi di persuosione,sonori scappellotti perchè sbagliavo sempre (io avevo 8 anni e lui 14)Lo stesso sistema lo usava pretendendo che imparassi l'alfabeto greco che lui conosceva perchè aveva frequentato la IV ginnasio. Era arrivato da noi, nelle Marche dove abitavamo per trascorrervi l'estate e, pieno d'entusiasmo perchè s'improvvisava "professore" aveva scritto su un foglieto tutto l'alfabeto greco e me lo aveva fatto leggere, ordinandomi di studiarlo a memoria per l'ora di pranzo. Io era corsa al mare dove potevo giocare con le amiche e fare il bagno dimenticandomi completamente dell'ordine ricevuto. Alle 12 ero arrivata a elencare: alfa, beta, gamma...e mi ero fermata!!! Ed erano arrivati un paio di scappelloti ed urlacci che ero una somara.Anche oggi sono ferma alla...gamma...perchè mi sono diplomata Ragioniera e a ragioneria non si studia il greco Mio cugino non c'è più, purtroppo; mi ha aiutata con qualche utile consiglio e consulenza fiscale (oggi importantissima) e soprattutto è stato un bravo nipote per i miei genitori che gli sono sopravvissuti ancora, anche se tanto più anziani. Mai si è dimenticato di loro e a volte, anche se impegnatissimo, andava a trovarli e prendere un caffè, saltando il pasto. Mia madre preparava anche la crostata di marmellata di prugne e si scusava affermando che non era certo buona come quella che faceva sempre la nonna (per lei suocera)e che ricordava, piaceva tanto a mio cugino che immancabilmente la rincuorava assicurandole che era altrettanto buona anche se un pochino diversa; forse a causa della marmellata che una volta era preparata proprio dalla nonna, con susine della pianta in fondo al giardino, e poco zucchero. Già dimenticavo...il giardino... dove mio cugino mi aveva insegnato il salto in alto e il salto in lungo, anche li...a suon... di urlacci che però sono serviti perchè in queste due specialità me la sono cavata bene.
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tanti, belli, malinconici ricordi !!!
RispondiEliminagrazie.
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