lunedì 21 novembre 2011
Amici per sempre - Pooh ( by SJ71 )
ESISTE DAVVERO L'AMICIZIA???
Condivido questa canzone perchè mi piacciono le parole che descrivono il sentimento dell'amicizia. Nel bel filmato, costruito sul testo, mi colpiscono le immagini dei bambini e mi fanno pensare che le UNICHE, VERE, SINCERE, DISINTERESSATE amicizie, si vivono nell'infanzia...poi...è molto difficile...trovarle in età adulta. Per me è stato così...purtroppo!!! Un amico della mia infanzia? Paolo, il figlio del Colonello, con la mamma, a Parma, aveva studiato poco, quindi il padre lo aveva portato con se alla caserma che dirigeva. Per me, 12 anni, era stato l'arrivo di un nuovo aiutante per il rifacimento della Capanna degli Indiani, ormai distrutta dalle pioggie invernali, anche perchè l'altro amico, Nino, mi rifiutava il suo aiuto. Certo che tirargli i sassi per convincerlo ad ubbidirmi, centrargli un ginocchio e farlo sanguinare, era stato il modo meno convincente in assoluto, in più mi ero presa una sgridata memorabile da mia madre che era stata informata dalla mamma di Nino. Paolo, nei primi giorni, se ritornavamo da scuola nello stesso orario e se mi vedeva camminare a piedi perchè avevo perso la corriera, si fermava con il suo motorino e mi dava un passaggio, finchè, un giorno, non si era fermato e mi aveva aspettato davanti alla palazzina per spiegarmi di non offendermi ma, suo padre gli aveva proibito di farmi salire sul motorino, perchè pericoloso ma, soprattutto, proibito dal codice stradale. Lo avevo tranquillizzato perchè, in effetti, a me piaceva, se tornavo a piedi, passare davanti alla garitta del soldato di servizio, fare il saluto militare, e, magari, a volte, ricevere un presentat arm in risposta. Mi piaceva anche, subito dopo pranzo, correre sotto la sua finestra al piano rialzato,arrampicarmi e sedermi sul cornicione e chiacchierare con lui che era rientrato dalla mensa ufficiali dove andava a pranzo con il suo papà il colonnello. Ricordo di che cosa parlavo! Delle canne da prendere al fiume per aggiustare il tetto della capanna degli indiani, delle scorribande in bicicletta in stradette di campagna che costeggiavano un areoporto militare poco usato, dei romanzi di Salgari che raccontavano di avventure per me fantastiche e paesi lontani che sognavo di vedere una volta cresciuta...fino a quando non arrivava il Colonnello a controllare che Paolo stesse studiando...e ci sgridava...ma io saettavo via!!E' lo stesso ragazzo, come ho scritto in un Post lontano o in una lettera al giornale(non pubblicata), che tirandomi le lunghe trecce e trattenendomi mi aveva chiesto: non ti ha mai baciato nessuno tirandoti le tracce per tenerti ferma? Si era beccato un mio calcio in una caviglia, gli ero sgusciate di sotto le braccia e...non aveva più ripetuto l'esperimento. Troppi anni dovevano passare prima che mi decidessi a lasciarmi avvicinare convincendomi che dovevo almeno provare se poi volevo avere un fidanzato...,un marito..., un figlio. Dopo molti anni, ad un conoscente avevo dato lo stesso sopranome: il figlio del colonello; ma non glielo ho mai detto. A me restano solo i ricordi delle amicizie dell'infanzia...nient'altro. Gli esseri umani, diventando adulti, soprattutto in questa società moderna intruppata negli aridi insegnamenti delle TV, dimenticano la ricchezza di una amicizia spontanea, sincera e disinteressata.
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Da qualche giorno non scrivevi nulla di nuovo. Ora vedo che hai pubblicato un nuovo post, con tutti i tuoi ricordi di ragazzina, dai quali trapela un malinconico rimpianto di quei tempi sicuramente per te più belli e spensierati. Purtroppo però, il tempo è implacabile e trascorre veloce senza che noi nulla si possa fare per fermarlo. Bisogna solo cercare di soppravivere, sempre!.
RispondiEliminaPOST SCRPTUM: la canzone è molto bella.
RispondiEliminaCerto che rimpiango gli unici anni in cui sono stata spensierata, protetta dai miei genitori e protesa ad aspettare un futuro che mi sembrava pieno di speranze e di traguardi da raggiungere e poi.....solo delusioni, amarezze, umiliazioni, mortificazioni del tutto inutili e non meritate dato ched io sono stata sempre e soltanto sincera, leale, onesta, disponibile all'ascolto ed alla comprensione verso tutti: congiunti, parenti, i pochi amici ed amiche... in cambio ho avuto solo rifiuti alle mie più che legittime e modestissime richieste che a volte riguardavano solo i sentimenti. Adesso sono veramente stanca dell'egoismo e dell'egocentrismo di tutti, stanca e scandalizzata. TUTTI dovrebbero vergognarsi!!! Non ho più il desiderio di farla finita con la vita come quando avevo a 30 anni e 2 bambini piccolissimi e la paura di non avere la sicurezza di sfamarli e crescerli, anzi ho voglia di vivere per non dare soddisfazione a chi mi vorrebbe VEDERE MORTA a causa del mio rigore sulla vita e sul modo di comportarsi verso tutti: la famiglia, i propri simili, lo Stato. Forse molti raggiungeranno il loro scopo facendomi morire di CREPACUORE!! RITENGO DI AVERE IL DIRITTO CHE HANNO TUTTI QUANTI DI DIRE QUELLO CHE PENSO SU TUTTO, ANCHE SULLA POLITICA E GLI UOMINI CHE CI RAPPRESENTANO!!! Oppure IO sono nata senza diritti: in famiglia, in ufficio, nella società????
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