sabato 18 settembre 2010

UNA VECCHIA RADIO ED I MILLE RICORDI CHE RIAFFIORANO

Quella vecchia radio, acquistata nel 1936, della quale ho parlato ieri, è poi stata sostituita da mio padre nel 1955. Purtroppo quella nuova non aveva il giradischi da me tanto desiderato. Per me era stata una piccola delusione ed una breve infelicità. Dopo un paio d’anni, uno zio affettuosissimo, per la promozione mi regalò un giradischi portatile, un po’ ingombrante e gracchiante, ma potevo finalmente ascoltare: il tuo bacio è come un rock di Adriano Celentano, love me tender di Elvis Presley, luna caprese di Peppino di Capri e tante altre per me ancora bellissime.
Comunque, in quegli anni, la musica si sentiva anche per strada; le persone cantavano canzonette pedalando e le note delle melodie di successo uscivano dagli usci e dalle finestre aperte. Magic Moments, cantata da Perry Como (era il 1957 ed avevo 15 anni ) mi accompagnava, ogni sabato o domenica da casa mia a casa della nonna (nata nel 1876). La nonna al mio arrivo si allontanava dalla televisione; lei guardava tutto in quella scatola magica che aveva rivoluzionato la sua vita, fino al comparire della sigla di chiusura delle trasmissioni, guardava anche le corse automobilistiche!.
Quando arrivavo io si sedeva sul divano vicino a me i mi raccontava dei balli ai quali partecipava a fine ‘800, dei suoi vestiti per l’occasione, dei ventagli e delle frasi gentili che i giovanotti avrebbero voluto scrivere sul suo ventaglio, ma lei non lo permetteva!
Per me erano favole meravigliose! Mi tornano in mente quei versi incomparabili di Leopardi:

Silvia rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare di gioventù salivi
………

Questo è quel mondo? Questi
i diletti , l’amor, l’opre, gli eventi
onde cotanto ragionammo insieme?
Queste le sorti dell’umane genti?
………..

Questi versi mi commuovono ancora come tanti anni fa, ma nello stesso tempo, dopo una vita di speranze disattese, mi caricano di rabbia e di ribellione; decido in questo momento che forse c’è un ulteriore opzione per distruggere o smuovere gli egoismi dilaganti ed il malcostume: l’opzione D
D – Posso studiare su Internet, con chi la pensa come me, come si fanno i fuochi artificiali (non ho detto le bombe artigianali, sia ben chiaro!!!!) e provocare un gran baccano per far ascoltare la mia voce e quella di milioni di persone che non sono mai state ascoltate e che hanno subito gli eventi : sprechi ovunque, bolla finanziaria , rivoluzione industriale e poi rivoluzione informatica, mangerie e appropriazioni indebite in tutti i settori della società, corruzione a tutti i livelli ecc…ecc… Forse qualcuno si ravvederà!!!
Se io scrivo i miei pensieri con Word e miracolosamente compaiono su di un foglio che prima era bianco, chissà, i nostri piccoli desideri, le nostre modeste aspirazioni , finalmente si concretizzeranno.
Io, continuerò , da sola come sempre, a ragionar di diletti, amor, opre, eventi perché la mia fantasia scatenata non potrà mai imbrigliarla nessuno, neanche chi comanda il Mondo, l’Italia, il Comune, una ditta o un nucleo familiare.

2 commenti:

  1. Molto bella questa frase:
    "Io, continuerò , da sola come sempre, a ragionar di diletti, amor, opre, eventi perché la mia fantasia scatenata non potrà mai imbrigliarla nessuno, neanche chi comanda il Mondo, l’Italia, il Comune, una ditta o un nucleo familiare."
    L'unica cosa di cui siamo davvero padroni è l'intelletto, la fantasia, il pensiero.
    Purtroppo quando si usano troppo questi doni si finisce per trovarsi soli, perchè non allineati alla massa che si lascia menare per il naso e corre là dove vuole qualcun altro.
    Chissà? E' meglio esser soli a ragionare, o portare il cervello all'ammasso in compagnia?

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  2. non ho nessuna intenzione di portare il cervello all'ammasso. Sostanzialmente sono sempre stata sola e non mi dispiace continuare così. Comunque la ringrazio perchè ha letto quello che ho scritto.

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