Questa cartolina mi è stata inviata quando avevo 13 anni.
Il mittente era un Sacerdote molto colto, grande amico di mio padre con il quale scambiava spesso i ricordi della prigionia in campi di concentramento diversi. A volte intervenivo nella conversazione esclamando “vado avanti io!” perché certi episodi li avevo già sentiti spesso.
Questa massima di Don Bosco l’ho seguita tutta la vita: ho “ubbidito” sempre ed usato “ascolto” e “comprensione” verso tutti pur mantenendo posizioni precise su quelle che erano le mie idee.
Ora mi è arrivata una illuminazione improvvisa: la disobbedienza!
Sul retro c’è un altro “insegnamento” ma in tono scherzoso per divertire una ragazzina.
Il testo recita: non fare mai tu oggi quello che puoi far fare a un altro domani!
Questo secondo “insegnamento” scherzoso l’ho disatteso tutta la vita. Ho lavorato sempre senza mai stancarmi, arrendermi o scegliere la strada più facile o meno faticosa: a scuola, sul campo sportivo, nel lavoro.
Credo di aver sempre rispettato tutti e di aver provveduto ad ogni mio dovere:
- Di nipote verso nonne, zii e zie
- Di figlia
- Di sorella
- Di moglie
- Di madre
- Di impiegata
- Di membro della società
- Di cittadina che deve pagare le tasse
- Di amica (delle pochissime amiche che ho)
Poi cosa devo fare? Farmi dissanguare? O farmi spellare viva?
SPENNARE viva lo hanno già fatto sia i governi di destra che di sinistra, con le tasse che ci fanno pagare!!!!
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